Coorte dei nati

Ambiente e salute in età pediatrica

Quali sono gli effetti dei contaminanti ambientali sulla salute in età pediatrica?

Negli ultimi anni diversi studi hanno valutato gli effetti dei contaminanti ambientali sulla salute in età pediatrica, a partire fase dal concepimento e valutando tutte le fasi della vita fetale ed evidenziano come l’alterazione dell’ambiente intrauterino durante le fasi dello sviluppo fetale possa condizionare la salute durante tutta la vita. Tale concetto è noto come Developmental Origins of Health and Disease (DoHAD).

La fase dello sviluppo fetale e la prima infanzia (primi 1000 giorni) sono periodi caratterizzati da un intenso sviluppo ed elevata plasticità rendendo tale finestra temporale particolarmente suscettibile all’influenza dell’ambiente esterno. L’inquinamento atmosferico e l’esposizione ad agenti chimici (ad esempio, interferenti endocrini e metalli pesanti), alcuni stili di vita scorretti e la storia medica materna durante la gravidanza possono provocare cambiamenti sostanziali nell’ambiente intrauterino. Tali modifiche innescano risposte di adattamento del feto che, di concerto con fattori genetici, possono predisporre a malattie della prima infanzia, così come all’insorgenza di  patologie croniche nel corso della vita.

 

In Italia pochi dati riguardano gli effetti degli inquinanti sulla gravidanza in aree di interesse nazionale per la bonifica (esempio, coorte Neho). Le coorti di nascita rappresentano un modello di studio estremamente utile, e necessitano di una progettazione preliminare molto complessa e di investimenti economici.

Coorte dei nati

In seguito a uno studio di fattibilità condotto nell’ambito del progetto CCM “Coorti di nuovi nati, esposizioni ambientali e promozione della salute nei primi 1000 giorni di vita: integrazione dei dati di esposizione con dati molecolari ed epigenetici”, il Ministero dell’Ambiente e la Regione Lazio hanno finanziato un progetto per  l’arruolamento di una Coorte di nati nel SIN Valle del Sacco per la valutazione prospettica dello stato di salute dei bambini in relazione ai fattori di rischio ambientali.

Il progetto, denominato INDACO – NATI (Indagine Coorte Nati Sin Valle del Sacco)  inizierà nel corso del 2023 e prevede l’arruolamento di circa 500 donne in gravidanza che verranno seguite dalla nascita fino ai primi 2 anni di vita del bambino.

Potranno aderire al progetto le donne con le seguenti caratteristiche:

  • residenti da almeno un anno in uno dei Comuni del SIN Valle del Sacco;
  • maggiorenni;
  • con gravidanza singola;
  • provviste di un indirizzo e-mail e di un accesso ad internet.