Particolato atmosferico (PM)

Particolato atmosferico - polevri sottili

Particolato atmosferico (PM)

Il particolato atmosferico è l’insieme di particelle presenti nell’aria che ogni giorno respiriamo, di questa fanno parte le polveri sottili. La sigla PM con cui tecnicamente viene indicato il particolato deriva dai termini inglesi Particulate Matter. Il particolato atmosferico è composto da un insieme di particelle solide di diversa natura, composizione chimica e dimensione. Viene distinto in classi dimensionali che corrispondono alla capacità di penetrazione nelle vie respiratorie. Il numero sta ad indicare la grandezza del diametro della particella che utilizza come unità di misura il micron [1 micron (µm) =1 milionesimo di metro]. In particolare:
  • il PM10 è il particolato formato da particelle con diametro uguale o inferiore a 10 µm, è una polvere inalabile ed è chiamato anche frazione toracica perché può penetrare nel primo tratto dell’apparato respiratorio (naso, gola, faringe e laringe).
  • Il PM2.5, anche detto particolato fine con diametro uguale o inferiore 2.5 µm, formato quindi da particelle più piccole ed è chiamata frazione respirabile perché è in grado di arrivare ancora più in profondità nei polmoni e penetrare nel tratto tracheobronchiale (trachea, bronchi, bronchioli).

PM10 E PM2.5

I rischi per la salute associati alle polveri sottili di diametro inferiore e uguale a 10 e 2.5 µm (PM10 e PM2.5) sono ben documentati. Il PM è in grado di penetrare in profondità nei passaggi polmonari e di entrare nel flusso sanguigno causando problemi cardiovascolari, cerebrovascolari e respiratori. Secondo l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) dell’OMS (2013), l’inquinamento atmosferico (PM) è cancerogeno per l’uomo. Esistono prove sufficienti dell’effetto cancerogeno del PM10 e PM2.5, soprattutto per quanto riguarda il cancro del polmone. Bisogna tenere presente che la concentrazione degli inquinanti nell’aria può variare considerevolmente da una giornata all’altra e può differire all’interno di una stessa città.  Ad oggi sono disponibili dei siti che permettono di consultare i valori giornalieri misurati dalle centraline di monitoraggio delle ARPA regionali e i valori medi annuali delle aree di interesse attraverso mappe dettagliate e navigabili.
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